Questa puntata andrà in onda in versione ridottissima perché… sono positivo al covid e mi devo riposare un po’.
Nonostante ciò voglio segnalarvi tre notizie che se seguite l’ambiente devono interessarvi, sono tutte importantissime.
COVER
Fra il 25 – 26 settembre. Hanno fatto saltare i due condoti di gas Nord Stream I e II.
Il 2 vi ricordo che non è mai partito, ma era talmente pronto che lo avevano anche già riempito. Adesso si vede sul mare del nord, che sembra un indromassaggio, me è gas metano che esce dai tubi e sale dal fondo del mare.
Ovviamente secondo noi è stata la Russia e secondo i russi siamo stati noi, c’hanno le prove, l’ha detto il capo del servizio di intelligence estero di Mosca. Io mi chiedo se mai sapremo la verità.
Vi starete chiedendo: Perché non possono chiuderlo? Come quando si rompe una tubatura in bagno, non ci sono dei rubinetti a monte? Se ho ben capito lo fanno, tipo per fare le riparazioni, ma nel sistema ci sono cmq quantità mastodontiche di metano che dobbiamo aspettare che esca.
È possibile ripararlo? Quanto tempo, quanto costa, chi potrebbe farlo?
CLIMA
Florida. Vi leggo le parole scritte da Giovanni Montagnani, Ci Sarà un bel clima:
“Sto guardando le immagini di cos’è successo nella contea di Lee in Florida a causa dell’impatto della tempesta tropicale Ian.
Si parla di centinaia di morti e di danni miliardari, del fuggi fuggi delle compagnie assicurative. Gli aiuti federali arriveranno, ma è evidente che non è una soluzione: abbiamo appena iniziato a pagare il conto di 30 anni di inazione climatica e di blah blah blah. A +1.2°C, in uno stato tra i più ricchi al mondo, il prezzo è già ora non sostenibile. Figuriamoci cosa potrà essere per una economia emergente, a +1.5 °C. Il pensiero mi mette i brividi.
Vedere il commentatore della Fox parlare per ore del disastro in corso, senza mai nominare il clima, mi ha profondamente scoraggiato.
Vorrei essere propositivo, ripetere per la centesima volta che le soluzioni per tamponare esistono, e quelle per curare possono arrivare. Ma vi confesso che questa sera sento tutto un po’ lontano e impossibile. Nonostante ora sarebbe così facile, se non altro, riconoscere che c’è un grosso problema da risolvere.”
Sull’Italia fossi in voi mi informerei su Milano. E voi direte: e che rottura sembra che se uno non è di Milano non esista! Il fatto è che Milano può essere l’apripista di processi analoghi nelle altre città d’Italia.
L’Area B è la più grande ztl d’Italia, dal rpimo ottobre dovrebbe essere chiusa al traffico di diesel euro 4 e 5 e benzina euro 2. Sono un bel po’ di auto. La regione ovviamente è contraria, ha introdotto Move-In una device, una scatola elettronica che gli automobilisti possono installare sul proprio veicolo.
il veicolo non sarà più soggetto ai blocchi orari e giornalieri vigenti, ma sarà invece monitorato attraverso il conteggio totale dei km percorsi in qualsiasi fascia oraria e dentro un tetto massimo di km/anno.
Per es un diesel euro 3 0 4 potrà farsi circa 10mila km all’anno.
Un caso di: fatta la legge, la regione leghista trova l’inganno. Comunque questi sono talmente indecenti che l’azienda che fa i device non è riusctia a muoversi per tempo perché doveva aspettare che la regione attivasse il tutto. Ora tantissimi automobilisti si trovano senza la scatola del move-in e sono inferociti. Sala si ritrova tutti contro, persino il sindacato dei poliziotti vogliono fare uno sciopero perché non si sentono adeguati a fronteggiare la rabbia degli automobilisti.
Io, se mi sento meglio, lunedì mattina andrò in giro per la città.